Nel 1769 il pesciatino Innocenzo Ansaldi inviò al canonico bolognese Luigi Crespi una Descrizione delle pitture, sculture et architetture della città, e sobborghi di Pescia nella Toscana, il quale la pubblicò tre anni più tardi, nel 1772. Insoddisfatto del risultato, l’Ansaldi continuò a raccogliere appunti e notizie sulle testimonianze figurative della sua patria. Con la presente operazione editoriale, si offre la possibilità di collazionare varie edizioni della Descrizione di Pescia – manoscritte o a stampa, elaborate tra il 1770 ed il 1816 – ad un testo dell’edizione del 1772, conservato nella University of Chicago Library, arricchito da note manoscritte autografe dell’Ansaldi. Con la Descrizione alla mano, è stato immaginariamente percorso il tragitto che circa duecento anni fa Innocenzo Ansaldi aveva compiuto attraverso la città di Pescia e le comunità della sua diocesi, per verificare i cambiamenti occorsi in oltre due secoli di storia: sono stati registrati i mutamenti, verificate le attribuzioni delle opere d’arte, cercando di fare tesoro delle acquisizioni storiche più o meno recenti. Tutte, o almeno molte di esse, debitrici alla prima descrizione “artistica” del territorio, opera dell’Ansaldi.
Emanuele Pellegrini (1975) è dottorando presso il Dipartimento di Storia delle Arti dell’Università di Pisa. Si è laureato con una tesi dal titolo Artisti e committenti a Pescia (1500-1650), ha pubblicato alcuni articoli inerenti la storia dell’arte in Valdinievole, di cui si occupa attualmente.