Nelle pagine seguenti viene pubblicato per la prima volta, il testo di un ciclo di lezioni universitarie tenute dall’autore in uno degli ultimi anni della sua vita. Per la verità, in nessuno degli istituti della Facoltà dove costui insegnò Favolistica comparata fino al 1984 esiste un registro di questo corso, né risulta che qualche studente abbia sostenuto esami sulla materia trattata. Solo da vari accenni sparsi nel testo si è potuto acclarare che queste lezioni furono tenute presubilmente nell’inverno 1997 nell’Aula 7 del cosiddetto Palazzo Tucci, sede della Facoltà, e, senza ombra di dubbio, nelle ore notturne fra le ventitré e la mezzanotte. Questo, di tutti i misteri delle lezioni i oggetto, è il più misterioso perché, com’è noto, dopo le ore venti, quando viene chiuso il portone, nessuno ha più accesso al palazzo. E’ risultata vana ogni ricerca di qualcuno che potesse testimoniare di avere visto entrare studenti o docenti intorno a quell’ora o accendersi le luci al primo piano dove si trova l’Aula 7, o di avere sentito voci o il suono della campanella che segna l’inizio e la fine delle lezioni. Il custode, che abita in una mansarda all’ultimo piano, non si è mai accorto di nulla, non una traccia è stata mai trovata la mattina dal personale delle pulizie. Non meno singolare è il fatto che l’autore, così estroverso e gioviale, non abbia mai fatto parola o cenno in qualche lettera di questa sua fatica scientifica a nessuno dei suoi tanti colleghi.
Il nastro originale con la registrazione delle lezioni, integralmente trascritte per la stampa, è conservato, col gentile consenso della famiglia, nella Biblioteca Universitaria della città come un documento più unico che raro negli annali della vita accademica.