Sulla memoria si fonda la tradizione letteraria e non c’è scrittore che possa eludere il confronto con essa: un confronto il cui esito rappresenta un fattore determinante negli sviluppi della poesia inglese nel periodo – un secolo circa – che va dall’Età Augustea al Romanticismo. Celebrata nell’Essay on Criticism di Pope come fondamento stesso della letteratura, essa viene poi ripudiata (ma non cancellata) nel Preromanticismo per riemergere progressivamente nel Romanticismo.
In alcuni poeti (Wordsworth in particolare) la memoria letteraria s’intreccia con quella personale, mentre il problema esistenziale del sopravvivere lasciando memoria di sé costituisce il tema centrale di uno dei capolavori della poesia inglese del ’700, la «Elegy Written in a Country Churchyard» di Gray.