Il titolo del Convegno «Da Ulysses a 2001: Odissea nello spazio» è doppiamente significativo perché da una parte esso conferisce all’iniziativa una delimitazione cronologica e dall’altra suggerisce gli sviluppi tematici del viaggio, soprattutto in rapporto alla letteratura e al cinema. L’Ulysses in gran parte scritto da Joyce a Trieste, città di Italo Svevo, è il capolavoro che indica gli sviluppi successivi del romanzo e dell’arte nel XX secolo: la tendenza cioè ad esplorare la psiche umana, a sviscerare il mondo interiore dell’uomo attraverso la metafora del viaggio sia nella letteratura che nel cinema. Nel XX secolo il viaggio ha indubbiamente perso gran parte dei significati simbolici e metafisici di cui era rivestito nelle epoche passate, ma esso ha tuttavia continuato ad essere un importante motivo ispiratore nella creazione letteraria e artistica dell’uomo. Il Convegno ha messo in evidenza come Il viaggio sia stato un fenomeno sociale che ha profondamente caratterizzato la storia del XX secolo, assumendo talvolta una rilevanza epocale, soprattutto quando in varie parti del globo terrestre si sono verificate emigrazioni forzate di popoli interi verso altri paesi. Le tre parti in cui è stato suddiviso il programma del Convegno assolvono ad una funzione importantissima: quella di inquadrare criticamente la percezione del viaggio nel Novecento nella letteratura e nel cinema.