In quest’opera Pisa, più che protagonista, diventa “spiraglio di intelligibilità” privilegiato per capire come avvenne l’immissione nel grande circuito internazionale delle città del Midi nei secoli XII e XIII. Di quella circolazione Pisa fu traino insieme con Genova, ma con una sua vocazione peculiare, avendo sviluppato l’uso preferenziale dei mezzi pacifici del patteggiamento e della diplomazia al posto della imposizione armata, la consulenza giuridica nella stesura dei patti per offrire il massimo delle garanzie alle parti in causa, l’aiuto finanziario e militare prestato nelle necessità con discrezione, come tra boni amici et vicini.