L’illustre criminalista pisano Giovanni Carmignani (1768-1847) – un avvocato e giurista singolarmente sospeso tra il crepuscolo del Diritto Comune e le tensioni dell’età della Codificazione – costituisce nelle folte pagine di questo volume l’occasione per un proficuo incontro tra storici, giuristi e storici del diritto: un esperimento per così dire di polifonia scientifica, in cui l’incontro di più voci diverse alza il tono del dibattito verso una riflessione matura e consapevole sulle radici stesse del movimento codificatorio, in una stagione come quella odierna, in cui lo scollamento delle categorie e delle ideologie della Codificazione appare a tutti da tempo ormai evidente e forse inarrestabile.