È opinione comune, all’interno del dibattito etico contemporaneo, che la mancanza di risorse concettuali impedisca ai diritti di costituire una guida per molti dei più
importanti problemi morali.
Sfidando una tale opinione, il saggio affronta
la questione se sia possibile basare una teoria etica normativa sui diritti,
se cioè sia possibile delineare un modello teorico in grado di guidare gli agenti morali nel loro agire
individuale sulla base di un sistema di diritti morali basilari.
A partire dall’insoddisfazione suscitata dal modo in cui le teorie etiche tradizionali – l’utilitarismo
e il deontologismo di ispirazione kantiana – affrontano il tema dei diritti, viene sviluppata un’indagine in cui, attraverso il confronto con le critiche e con il dibattito più recente, si perviene a motivare perché si ritiene che una teoria morale basata sui diritti sia possibile e, anzi, rappresenti un fecondo orientamento per la riflessione etica contemporanea.