Il male passionale

Amore e morte, beltà e disgusto, salute e malattia, ragione ed ebbrezza, veglia e sogno, grazia e violenza: gli estremi si fondono in una dolcezza inaudita e pericolosamente seducente. Come giudicare questa spinta all’indistinzione, questa notte di tenebra in cui l’orrore si materializza nel viso doloroso di un angelo caduto?
Questo è il problema della Pentesilea, opera tra le più profetiche di quella via passionis su cui la modernità, se vuole comprendere se stessa, sempre dovrà transitare. Il saggio di Eugenio Spedicato, muovendosi sulle orme di Bataille e proponendo un confronto con le Baccanti di Euripide, cerca di risolverlo in una interpretazione serrata e puntuale del grande dramma di Kleist. Due concetti fanno da guida: male passionale ed erotismo sacro. Si ripropone l’eterna vicenda della dépense, la dissipazione di sé, quella non-logica che nel cuore delle civiltà e dei singoli esseri umani inscena dilapidazioni, catastrofiche ma sublimi.

Eugenio Spedicato è professore di Letteratura tedesca all’Università di Pavia. Le sue pubblicazioni più recenti sono: La strana creatura del caos. Idee e figure del male nel pensiero della modernità (Roma, 1997); Facezie truculente. Il delitto perfetto nella narrativa di Dürrenmatt (Roma, 1999); come curatore: Das Böse. Fragmente aus einem Archiv der Kulturgeschichte (Bielefeld, 2001).

• http://www.drammaturgia.it/giornale/segnalazioni/libri/0903_spedicato_male.htm
• 88-467-0630-7rec.pdf
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