Già frutto di proiezioni e desideri maschili, le streghe bruciate sui roghi controriformisti accesero ben presto le fantasie di artisti e scrittori. Ricostruire il nervoso discrimine fra documento e finzione generato dai loro racconti, indotti, inventati o rielaborati che fossero, se da un lato aggiunge nuove tessere a un mosaico da tempo all’attenzione degli storici, dall’altro invita a considerare sotto una luce diversa creature letterarie quali la Cañizares cervantina o la “bisbetica” shakesperiana.
Percorsi dal tentativo di dare un nome e un’identità psichica a “streghe” storiche e immaginarie, i dieci interventi che formano il presente volume sono seguiti dalla versione italiana del Discurso acerca de los cuentos de las brujas dell’umanista Pedro de Valencia, uno dei più illustri interpreti di un dibattito che aveva diviso l’Europa.