Una ragazza ridente si affaccia al balcone; un volto melanconico traspare da un vetro; un giovane in punta di piedi spia in una casa attraverso un'inferriata; un sognatore appoggia i gomiti sul davanzale scrutando le nubi. Sono alcuni dei comportamenti che l'umanità ha inscenato nei pressi della finestra nel corso delle varie epoche, comportamenti che questo libro si propone d'indagare con un occhio di riguardo a quello che può essere considerato il secolo d'oro delle finestre: l'Ottocento, soprattutto l'Ottocento francese. Stendhal, Flaubert, Baudelaire, Proust - la Recherce descrive ancora un mondo e finestre del XIX secolo - sono gli autorevoli testimoni di un'umanità sensibile, certo più d'oggi, al fascino dei balconi. Possiamo ancora capirla? Esplorare questo mondo é anche avvertirne l'inattualità. La finestra é qualcosa che abbiamo perduto o stiamo per perdere e con essa l'insieme di atti, oensieri, emozioni che la sua ambigua ed enigmatica esistenza (oggetto o non-oggetto, essee o nulla?) ha reso possibile.