[...] Fulm, Francoforte, Gotha, Erfurt sono le principali città tedesche attraversate da Leoli nella sua marcia verso i campi di battaglia, delle quali ha lasciato impressioni molto vivide nelle sue lettere: l’incontro con alcuni commilitoni toscani appartenenti alla Compagnia delle Guardie d’Onore di Firenze, la “passeggiata” del palazzo del Duca di Gotha – “la quale si può benissimo paragonare al giardino di Boboli, ed ancora si deve dire la verità è molto più bella” –, la possibilità di conversare finalmente con la “buona” società tedesca avevano suscitato forti emozioni nel giovane ufficiale, ed ancor più uno stato d’animo permeato da una rinnovata aspirazione alla gloria e da sentimenti di ottimismo generalizzato, che tuttavia la cruda esperienza della guerra avrebbe ben presto dissipato.
Soltanto una lettera dell’epistolario riguarda la cronaca delle battaglie in cui fu coinvolto: si tratta di una breve missiva, in cui non c’è più traccia dell’aspirazione eroica più volte manifestata nei mesi precedenti, una lettera nella quale il crudo realismo adottato per descrivere lo scontro col nemico e le perdite subite dal suo Reggimento cancella qualsiasi residuo di quell’afflato romantico che aveva permeato le missive inviate dal deposito di Schelestad e durante la marcia di avvicinamento al fronte, e lascia presagire la tragica fine a cui sarebbe andato incontro poche settimane più tardi [...] Marco Cini