Nel 1820 Thomas Love Peacock, amico di Shelley, aveva scritto un saggio dal titolo assai significativo The four ages of poetry nel quale sosteneva che la poesia, dopo aver attraversato quattro età (dell’oro, dell’argento, del ferro e del rame), è giunta ormai alla morte. Shelley pensò ad una risposta articolata in tre parti: la prima è rappresentata dalla Difesa che ci resta, la seconda doveva applicare alla poesia contemporanea i principi esposti nella prima parte.
Viene qui riproposta questa prima ed unica parte della Difesa di Shelley facendola precedere da un’introduzione nella versione ancora valida di E.C. (ovverosia, con tutta probabilità, di Emilio Cecchi che aveva collaborato alle edizioni di R. Carabba di Lanciano della collana intitolata «Cultura dell’anima» diretta da Giovanni Papini).