Il teatro Verdi, l’unico tra i teatri storici pisani ancora in attività, viene esaminato nelle sue vicende architettoniche, dal momento della sua inaugurazione, nel 1867, fino all’attuale assetto di cui è messa in risalto la ricchezza dell’articolazione spaziale, la raffinatezza degli apparati pittorici e decorativi, l’eleganza del restauro avvenuto alla fine degli anni Ottanta.
Se ne coglie, così, l’importanza non solo come luogo di occasioni ed eventi teatrali, ma come vero e proprio bene culturale, aspetto sottolineato anche dalla presenza in alcuni suoi locali della preziosa collezione di costumi teatrali dell’illustre baritono Titta Ruffo, oltre che dall’ampia raccolta di documenti della donazione Giuntini. La cura e l’attenzione con cui sono state scelte le illustrazioni consentono di apprezzare compiutamente uno dei più bei teatri italiani della seconda metà dell’Ottocento.