Le vicende della famiglia pesciatina Ansaldi, che si snodano lungo l'arco temporale compreso tra '700 e '900; presentano spunti di indubbio interesse per la riflessione sullo stile di vita e sui progetti di ascesa sociale di una classe di notabili lontana dalla corte e dalle opportunitą di carriera che gli apparati amministrativi e giudiziari offrono. Gli Ansaldi vissero la realtą di una cittadina animata da potenti fermenti economici e culturali, mentre l'establishment lorenese poneva come premessa fondamentale della propria politica non solo la riforma degli organi di governo centrali, ma anche e soprattutto quella degli enti locali a base territoriale. I documentati interventi di questo convegno non si abbandonano a suggestioni mucipaliste, proprie di modelli ormai relegati ai margini dell'indagine storiografica, preferendo, al contrario, arrischiarsi nell'analisi della fitta ragnatela dei nessi intercorrenti tra la realtą pesciatina, sia pure filtrata attraverso le vicende plurisecolari ed il costume toscani ed italiani poi. Di radicale vi é solo il rifiuto di qualsiasi lettura preconcetta dei profili esaminati.