Nell’orizzonte culturale greco e latino l’eco rappresenta un tipico esempio di fenomeno situato a mezzo tra mito e natura. Riceve l’attenzione sia del naturalista, che la indaga in quanto riflessione del suono, sia dell’architetto, attento ai suoi possibili effetti nel campo dell’acustica. In poesia, oltre a prestare il nome a stilemi e moduli compositivi fondati sulla ripetizione, diviene amplificatore della Stimmung delle varie situazioni. Viene inoltre dotata di un’ipostasi mitologica nella figura di Eco, la ninfa caratterizzata dalla sua parlata ecolalica, un tratto che persino le arti figurative si sforzano di tradurre sul piano visivo.
La vicenda di questa fanciulla è segnata, a seconda delle varianti del mito, dal tormentato rapporto con Pan o dall’amore infelice per Narciso. Si tratta in ogni caso di racconti animati da un intento eziologico, che, per i loro molteplici risvolti, si prestano alle chiavi di lettura più diverse: intertestuale, simbolica, antropologica, psicanalitica.