Boisguilbert s’aggiunge alla schiera di quegli autori che consideravano l’organismo economico come un sistema in equilibrio tra grandezze economiche interdipendenti e che costruivano questo sistema dal punto di vista del consumo, superando ogni altro, forse, prima di Cantillon. La sua sociologia economica s’articolava, in uno spirito quasi marxista, su due classi sociali, ricchi e poveri, la cui esistenza egli spiegava in un modo che doveva divenir comune durante il corso del secolo XVIIIo. Gli individui più forti, con crime et violence, s’impossessano dei mezzi di produzione e non vogliono più lavorare; inoltre… questi forti usurpatori, che sono divenuti ricchi, tendono a mettere da parte denaro piuttosto che beni… ed in questo modo fanno perdere valore alla vera ricchezza e disturbano il fluire della vita economica. Vedeva nella concorrenza il principio economico dell’ordine, altrettanto chiaramente di Smith oltre mezzo secolo più tardi… J.A. Schumpeter