Sin dall'esordio nel lungometraggio con Mala Noche, Van Sant ha ben chiaro quale sarā il soggetto antropologico di gran parte del suo cinema: i dropout, i reietti, gli outsider.
Un fatto non nuovo, certo, per il cinema americano, in particolare per quello indipendendte, anche negli anni del riflusso reaganiano. D'altronde Gus Van Sant č sempre stato figlio della controcultura della fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta. Quella dei jack Kerouac, degli Allen Ginsberg, dei Timothy Leary, dei Ken Kesey, dei William Burroughs, dei Tom Robbins, dei John Rechy e di tanti altri scrittori, musicisti, pittori.