Se la baselica posta loco Neure è oggetto obbligato di riflessione per chiunque si occupi di organizzazione ecclesiastica e del territorio in età longobarda, grazie agli straordinari documenti dei primi decenni del secolo VIII che la documentano, e il rilievo della pieve d’età romanica, nel rapporto con il castello di Montecatini, era già stato lumeggiato dalla magistrale ricerca storiografica di don Amleto Spicciani, gli scavi condotti a partire dal 1997 nell’area oggi della Pieve di San Marco di Pieve a Nievole hanno offerto alla ricostruzione storica il conforto dell’evidenza dei monumenti. Dai saggi di scavo emergono strutture e stratificazioni – con i frammenti ceramici, ma anche con la straordinaria evidenza di un ripostiglio del secolo XI – che contrappuntano le fonti scritte nella narrazione delle vicende di un monumento posto in un cruciale snodo itinerario della Toscana settentrionale.