I Prolegomeni a Sisenna si presentano come veri e propri prolegomeni filologici, quali si usavano premettere alle grandi edizioni critiche dei classici. In essi abbondano naturalmente discussioni e contributi testuali ed esegetici, tési ad affinare lo stato in cui versano i frammenti di Sisenna. Era questi uno storico seguace di Silla, molto apprezzato per l’eleganza dello stile, che accompagnava scrupolosi e dettagliati resoconti dei fatti narrati. Risultati nuovi, e fondamentali per ricostruire la sua personalità, si ottengono da due puntigliosi percorsi critici. Il primo riporta ad attribuire allo stesso Sisenna le fabulae Milesiae, rigettando l’opinione espressa in uno studio inglese che ha avuto molta risonanza. Il secondo rivendica sempre a lui i commenti a Plauto, i quali fin dall’ottocento sono stati considerati opera di un omonimo del II sec. d.C.
L’indagine sulla cultura di Sisenna permette di eliminare già nelle prime pagine del volume il luogo comune del suo preteso epicureismo. Un’accurata disamina del suo stile individua i modelli privilegiati e ridisegna l’influenza esercitata su Sallustio e altri autori. Sono inoltre definiti i connotati di un delicato momento di passaggio dallo stile arcaico a quello dell’età cesariana. È così riscritto ex novo un piccolo capitolo di storia letteraria, al quale Sisenna appartiene in ragione della sua prosa artistica.
Gli indici copiosi permettono di utilizzare il volume anche per la consultazione riguardo a problemi linguistici e metodo critico.