Vengono qui presentati otto saggi dedicati ad altrettante opere di Puccini. Per ciascuna di esse viene analizzata la situazione drammatica in rapporto a una fenomenologia dell’eros che si rivela organica, coerente e addirittura sistematica. Quasi un solo grande testo, il libro mantiene ferme le proprie coordinate rispetto al variare dei librettisti e delle fonti letterarie, più o meno illustri, da cui essi dipendono. Spesso anzi il confronto con le fonti mostra una capacità di innovazione e di approfondimento che valorizza al meglio la semantica del linguaggio musicale e fa giustizia dei pregiudizi che relegano l’opera a genere letterario minore, e ancor più dei pregiudizi specifici che addebitano a Puccini sdolcinatura, sentimentalismo e ricerca di effetti superficiali. Come giustamente si è detto che la musica di Puccini è lontanissima da ogni provincialismo – è internazionale ed europea – altrettanto si può dire che il suo teatro si colloca degnamente nell’illustre tradizione occidentale che investiga la vita interiore e affettiva dell’uomo.