Sfilano davanti a noi, nelle pagine di Dilvo Lotti, i personaggi di quegli anni, insegnanti, compagni di scuola, artisti di riferimento: Gianni Vagnetti e Libero Andreotti, Romano Romanelli e Bruno Innocenti, Antonio Berti, Ottone Rosai, Venturino Venturi, Marcello Fantoni. C’è anche il grande Ugo Ojetti orgoglioso di essere presidente di una scuola di cui aveva ben inteso – con l’intuito dell’intellettuale di razza e del geniale organizzatore di cultura – le potenzialità meravigliose, la straordinaria vitalità innovativa e creativa. (Dalla prefazione di Antonio Paolucci)