Grand Hôtel, il popolare settimanale milanese nato nell’immediato dopoguerra, suscita oggi una forte curiosità, tanto da poter vantare di recente una “buona stampa”. Si tratta, nella più parte dei casi, di un interesse di matrice sociologica, incentrato sulla storia del costume italiano e delle sue evoluzioni. Il presente volume muove da una prospettiva del tutto differente: guarda infatti a Grand Hôtel dalla parte del cinema, esplorando la complessa rete di relazioni che intercorre tra il campione dell’editoria popolare e lo schermo, il mondo del sogno per eccellenza. La presenza dell’immaginario cinematografico sulle pagine di Grand Hôtel, dapprima discreta poi sempre più esibita, varia in quantità e qualità, ma risulta, fin da subito, un tratto discriminante per la trasformazione del settimanale da prodotto per una élite a femminile di massa. Con lo schermo nel cuore indaga la natura e l’intensità di questo rapporto che, suscettibile di variazioni e accelerazioni, offre un osservatorio privilegiato sull’editoria e sul cinema.