Vecchio, Nuovo, di Mezzo, di Spina, di San Barnaba, delle Piagge, della Fortezza, della Campana, Solferino, a Mare, della Vittoria, di Ferro, dei Moccoli, delle Bugie, d’Osoli: sono i nomi dei ponti passati o presenti, a un’arcata, a tre o a quattro arcate, di legno, di pietra, di marmo, di cemento, di ferro, di barche, levatoi, beneficiari di rendite di case e terreni, luoghi sacri e di giustizia, di processioni, ma anche di finte battaglie e d’efferati delitti, di botteghe, di latrine e di caserme, d’insegne, di bandiere e di archi trionfali, di alberi della libertà e di luminarie, sopravvissuti oppure scomparsi, portati via dalle piene o anche dal vento di libeccio, sostituiti da passi di barca, incendiati, sbarrati, tagliati, mitragliati, bombardati, fatti saltare, ricordati o dimenticati, ognuno con la propria storia nel quadro appassionante della storia millenaria di Pisa.