La vicenda di Laura Ruschi (1879-1965) costituisce un esempio significativo della storia delle donne a Pisa nella prima metà del Novecento. Dotata di grande sensibilità artistica, esprime la sua creatività collaborando in un primo tempo alla progettazione di ricami per la sezione cittadina delle Industrie Femminili Italiane; dal dicembre 1926, con la costituzione della società Terre Cotte Artistiche di S. Zeno, si occupa della direzione artistica e amministrativa della ditta con l'amica Margherita Bossalino e la collaborazione dello scultore Giotto Fagiolini. La Ruschi propone una produzione in cui innovazioni e persistenze di tendenze decorative in stile si intrecciano: si ispira alla grande tradizione artistica presente a Pisa - dai bacini ceramici alle sculture del Trecento agli affreschi di Benozzo Gozzoli - ma è anche attenta a quanto veniva realizzato a livello nazionale nel settore dell'arte applicata, come dimostra la sua partecipazione alle Triennali milanesi.
Questo studio presenta documenti, disegni preparatori, manufatti inediti che per la prima volta forniscono un quadro complessivo della sua personalità artistica e delle caratteristiche della fabbrica di S. Zeno.