L'infanticidio, cioè la soppressione di un neo-nato da parte della madre, è un atto complesso, doloroso e oscuro. Un atto che è di oggi, ma anche di ieri: quasi una tragica costante della condizione infantile e femminile. Un atto che va studiato in maniera interdisciplinare, in modo da mettere in evidenza l'anacronismo di una maternità fin troppo enfatizzata e al tempo stesso troppo poco tutelata.