Il lavoro presenta la collezione di calchi glittici del Marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro (1754-1835). Gli esemplari in esame, derivanti da intagli di varia provenienza, sia antichi sia moderni, hanno costituito un nucleo di notevole interesse all’interno della raccolta delle Arti Minori del Museo Civico di Pavia.
La sistemazione delle impronte glittiche «pavesi» rivela la volontà del Marchese di destinare i materiali in suo possesso ad un pubblico ampio e non solo ad una fruizione privata. Ciò risponde alla disposizione che animò spesso i collezionisti fra Settecento ed Ottocento, epoca nella quale il Malaspina svolse la sua attività. Per lo più i calchi in esame rappresentano ritratti di personaggi dell’epoca romana, alcuni dei quali sono teste ideali o di ricostruzione. Gran parte di essi è stata realizzata nella celebre bottega di Tommaso Cades, un incisore cui si deve una vasta produzione, ben nota in tutta Europa, in parte accompagnata dalle note di Ennio Quirino Visconti.
Carlamaria Tomaselli si è laureata in Archeologia presso l’Università di Pavia ed ha conseguito il Perfezionamento in Archeologia e Storia dell’Arte Antica, Medioevale e Moderna presso l’Università Statale di Milano. Collabora con il Dipartimento di Scienze dell'Antichità - Sezione di Archeologia - dell’Università di Pavia. Si è occupata di intagli greco-romani, quali le gemme del Museo dell’Istituto di Archeologia di Pavia e quelle dei Civici Musei di Udine. Si è inoltre interessata di particolare materiale glittico: gemme semisferiche e gemme poliedriche conservate a Udine. Precedentemente ha svolto studi su utensili metallici greco-romani, su vasellame di terracotta di età romana e si è dedicata alla ricognizione del sistema fognario di Ticinum.