Lo sviluppo del cyberspazio, o spazio della Rete, prefigura oggi nuove prospettive di ricerca per la riflessione pedagogica, su aspetti e dimensioni che acquisteranno verosimilmente in futuro un'importanza sempre maggiore. Il volume intende evidenziare tali dimensioni. La prima riguarda la questione dell'accesso alle risorse tecnologiche e informative e le nuove forme di marginalità che essa produce, aprendo così nuovi ambiti di interesse per la pedagogia sociale. La seconda discende dalle criticità generate dal cosiddetto "diluvio informazionale", al quale la digitalizzazione dell'informazione ha dato in questi anni un impulso notevole. Quali stili di pensiero e formae mentis le istituzioni formative dovrebbero oggi promuovere per un uso critico, creativo e consapevole dell'immensa mole di dati e informazioni distribuita attraverso le reti? La terza infine tocca uno degli scenari più promettenti resi possibili dal cyberspazio. Lo spazio della Rete si presenta come "luogo" propizio ad accogliere quella 'intelligenza collettiva', portato ed espressione della capacità umana di mettere in comune saperi e saper fare. Le istituzioni formative dovrebbero quanto prima cogliere tali potenzialità. Quali competenze sono necessarie per apprendere e collaborare in rete? Quali dispositivi formativi possono favorirle? Il volume si sofferma su questi aspetti che, in ultima analisi, sollecitano oggi una riflessione in chiave strettamente pedagogica sul senso stesso delle istituzioni formative, la loro identità, la stessa loro funzione.