Un taccuino di Disegni capricciosi, una collezione di grafica ed opere d'arte, una serie di trattati manoscritti, un carteggio amplissimo: è questo quanto si potrebbe dire, in un breve giro di parole, di Giacomo Sardini, marchese lucchese vissuto tra il 1750 e il 1811. Il taccuino di disegni seicenteschi che qui si presenta è soltanto un esempio di questa grande collezione, formata sui dettami del gusto razionalista e neoclassico di fine Settecento, ma intelligentemente aperta a tutte le manifestazioni figurative, anche a quelle più distanti, come il barocco. Tentazioni, appunto, a cui volentieri si cede.