"with english summary"
Lo studio dei processi culturali che l'archeologia con la sua varietà di testimonianze documenta nel Levante tra l'Età del Bronzo e l'Età del Ferro costituisce uno dei filoni più dinamici delle ricerche collettive ed individuali del gruppo di studiosi che opera nel progetto archeologico di Tell Afis. Nuove scoperte dalla Siria interna e costiera, dall'Anatolia centrale e sud-occidentale, dalla Palestina impongono oggi una rilettura non più regionale ma interregionale dei meccanismi di sviluppo che si avvicendano in queste aree tra XIII e X secolo a.C. Ad una concezione di "età oscura" per tale fase possiamo oggi concordemente sostituire quella di un'età di grande vitalità culturale, di incessante mobilità di risorse, di manufatti, di strumenti e di uomini, con le loro identità ed affinità; un'età di fermenti sociali ed economici importanti, destinati a trasformare, pure nel segno di un'eredità cosciente e tangibile, il panorama del Vicino Oriente.
Il volume si inserisce nella discussione relativa allo sviluppo di questi processi in una prospettiva di ricerca archeologica ad ampio spettro. Presentando un'analisi delle giare da conservazione e da trasporto come complesso dato documentario, si propone di ricostruire i caratteri tipologici, funzionali, di distribuzione e circolazione di questa produzione, quale segmento della struttura economica e culturale delle società produttrici.
Tatiana Pedrazzi, dopo la laurea all'Università di Pisa nel 1998, ha conseguito nel 2002 il Dottorato di Ricerca in Archeologia Orientale presso l'Università La Sapienza di Roma, con una tesi sulle giare da conservazione; ha poi concluso la specializzazione nella medesima università, con uno studio della ceramica di tipo egeo-cipriota a Tell Afis (Siria). Dal 2004 è professore a contratto di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente Antico presso l'Università degli Studi dell'Insubria di Como e Varese. Oltre ad aver partecipato, dal 1996 ad oggi, a diversi scavi archeologici di ambito fenicio-punico in Sardegna, è membro, dal 1999, della missione archeologica italiana a Tell Afis e della missione dell'American University of Beirut a Tell Kazel (Siria); in questi due siti si è dedicata soprattutto a ricerche sulla transizione fra il Bronzo Tardo II e il Ferro I e sulle fasi formative dell'età del Ferro siriana e levantina, con particolare attenzione alle dinamiche di interculturalità e ai fattori di trasformazione dei processi economici, evidenziabili in relazione alla cultura materiale.