Un'acuta analisi della storia del pensiero e delle sue strutture, da Platone a Heidegger, senza trascurare contributi goethiani e biblici, porta Constantin Noica a formulare una nuova definizione di 'ragione' e a individuare i fondamenti di un’ontologia del divenire entro l'essere.
Il saggio, che risente degli studi di logica negli anni del soggiorno berlinese (1940-44), e che al contempo ospita una profonda riflessione sulle categorie dialettiche tradizionali, quelle kantiane in primis, enuncia per la prima volta il postulato della filosofia noichiana, che verrà poi elaborato compiutamente in un saggio di un trentennio successivo, il Trattato di Ontologia, del 1981.
"Come esiste un posse che si rifiuta all'esse, ma ne esiste anche uno che rimanda come potenzialità a questo, così esiste un fieri che si rifiuta all'esse, ma anche un fieri che si coinvolge in questo: il divenire entro l'essere" (dall'Introduzione dell’autore).