Questo volume raccoglie lavori dedicati al rapporto tra scrittura letteraria e mondo orale. Nonostante le differenti prospettive adottate di volta in volta, essi sono complessivamente guidati da un metodo che si basa su una concezione dell'oralità come sistema composito, in cui agiscono figure del parlato e stilemi della conversazione, ma anche componenti performative, metafore della voce, repertori tradizionali, retorica della presenza, storytelling, associazioni tematiche, paradigmi logici. Il saggio iniziale inserisce la questione in un orizzonte tematologico e culturale; il secondo la volge dalla stilistica all'interpretazione delle reti dei temi. Il successivo dittico di studi è focalizzato su due romanzi del Novecento in cui il riferimento alla comunicazione orale è esemplare: Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini e La luna e i falò di Cesare Pavese. Nell'ultima parte, attraverso un contributo di carattere teorico e due lavori sui Racconti fantastici di Igino Ugo Tarchetti e Senso di Camillo Boito, si è indagato come nella narrazione inattendibile certe istanze tematiche dell'oralità si incontrino con questioni di carattere strutturale.