La favola dell'arte

Gli studi qui raccolti in ricordo di Gemma Landolfi (Benevento 1960 - Pisa 1995) vogliono sottolineare e rispecchiare, nella varietà dei temi e delle professionalità degli autori, il suo troppo breve ma intenso percorso che, nella costanza di un impegno rigoroso e della più cristallina onestà intellettuale, si è articolato tra i più acuti approfondimenti filologici e la loro applicazione nel contatto diretto con l'opera d'arte, con una vivace attenzione alle nuove tecnologie, alle tecniche di comunicazione, alla didattica e alla museologia, portandola ad incrociare (e spesso a mettere in comunicazione) il mondo della ricerca con quello della tutela, l'Università, la Soprintendenza, i Musei Civici.
Suoi docenti e compagni di studi presenteranno dunque il risultato di ricerche spesso nate da spunti offerti da Gemma nel corso di incontri e riflessioni, più giovani ricercatori offriranno gli esiti di indagini che avevano trovato nel premio a lei intitolato e a loro assegnato un primo riconoscimento, mentre dal mondo delle soprintendenze verrà una sorta di bilancio delle trasformazioni intervenute nel sistema della tutela dei Beni Culturali dagli anni Ottanta del secolo scorso, quelli appunto che videro i suoi esordi di studiosa e di operatore culturale. (Dall'Introduzione di Clara Baracchini)