L’estetica di Hegel, tanto nella sua determinazione quanto nei momenti centrali della sua ricezione, si presenta come il tentativo di fondare filosoficamente un concetto di critica artistica. Obiettivo di questo lavoro è rendere conto del carattere implicito di quel tentativo attraverso il concetto di simbolo, assunto come modello a partire dal quale è possibile leggere l’identità incompiuta di forma e contenuto.
Muovendo da una ricostruzione storica dei suoi passaggi costitutivi, questa ricerca tenta di mostrare in che modo l’interpretazione simbolica della filosofia hegeliana dell’arte possa dar ragione di una concezione della critica che ha determinato gran parte dell’estetica e delle poetiche del Novecento.
Mario Farina si è laureato all’Università di Pavia nel 2008. Nel 2012 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca all’Università del Piemonte Orientale. Attualmente è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze. Ha svolto attività di ricerca nelle Università di Heidelberg, Colonia e allo Hegel-Archiv dell’Università di Bochum. Si occupa di filosofia classica tedesca e della sua ricezione nel Novecento, con particolare attenzione ai temi dell’estetica e della filosofia della storia.