Nato da una felice esperienza seminariale in alcune università italiane, il volume propone un'insolita storia musicale del mondo antico, incentrata sul più popolare fra gli strumenti a fiato, quello che i Greci chiamavano aulos e iRomani tibia, attributo della musa Euterpe. All'esame delle testimonianze archeologiche e letterarie che permettono di delinearsi le fasi di sviluppo dell'aulo, i suoi rapporti con gli strumenti a corda e il ruolo degli auleti e della loro musica nella società greca e romana,segue negli ultimi capitoli l'analisi di due partiture musicali superstiti, il peana e l'Inno al Sole di Mesomede.