L’amara realtà di quanto veniamo via via sostenendo è che per i disabili e le loro famiglie ci sono ancora troppe porte chiuse. Il vero problema è aprirle dovunque. Nello stesso tempo, però, occorre non dimenticare neppure per un attimo che la più efficace delle riabilitazioni è la vita. Non una vita speciale fatta di magie o di illusioni terapeutiche, ma la vita di tutti, con una abitazione (lo spazio abitato in cui riconoscersi), con un tempo articolato di progetto a piccolo o medio o lungo termine, con un lavoro, una occupazione per darsi un ruolo e mantenersi, con relazioni, contatti, rapporti in grado di accompagnare ciascuno nella trama dell’esistenza