INFO: http://www.edizioniets.com/anteprime/88-467-1166-1_Ulivieri/ La vita della scuola negli ultimi anni si è andata profondamente trasformando, sia per la riforma di orientamenti e programmi di istruzione, sia per i diffusi processi di sperimentazione, sia per l’introduzione del principio dell’autonomia e quindi di metodi più democratici di gestione. L’intera struttura del nostro sistema scolastico è passato da una organizzazione centralizzata ad una decentrata, o meglio policentrica. All’interno di queste complesse trasformazioni, cambiano profondamente anche le funzioni del Capo d’Istituto. Il Dirigente Scolastico è chiamato oggi a svolgere un ruolo di leader democratico, di coordinatore organizzativo e di mediatore di esigenze diverse. Lavorare nella scuola e in campo educazionale come Dirigente significa recepire ed utilizzare nella prassi quotidiana diverse competenze, da quelle professionali in senso lato, giuridiche e amministrative, ma anche manageriali e finanziarie, a quelle più formative, didattiche e psicologico-relazionali, a quelle socio-economiche relative ad un determinato territorio (memoria storica, tradizioni culturali, assetto produttivo, condizioni materiali di vita), le quali richiedono nuovi rapporti di progettazione, di comunicazione, con enti e istituzioni pubbliche e private, con il sistema produttivo, con il mondo dell’associazionismo e dello sport, ma soprattutto con le famiglie e con i giovani che della scuola, non va dimenticato, sono i soggetti principali.