Perché comunicare fa male? E perché fa anche ridere? Perché l’animale uomo ignora mente ruba stupra uccide? Perché abbiamo bisogno di musica cinema teatro pittura letteratura? Sono davvero così importanti per vivere e sopravvivere? Perché vita e droga sono gemelli? Perché religione politica scienza e tecnologia non ci bastano a salvarci da noi stessi? Perché la consapevolezza di nascere e morire in un universo smisurato e incomprensibile non muta alla radice la natura delle emozioni e dei desideri individuali, dell'agire e del patire collettivo? Perché il vero mistero è il piacere e non il dolore? Perché la medicina cura ma non sa quasi mai prendersi cura? Perché il vino buono è così buono e rosso? E perché non basta mai al deserto della sete? A tutte queste domande il libro che per un arcano gioco di incontri state tenendo in mano non riuscirà a dare la benché minima risposta. Quindi, se avete tempo da perdere, entrate e viaggiate, capitalisti dell'unico capitale capitale, il tempo vitale, micidiale. Un monologo schizoide che muove dall'esperienza del Gruppo Eliogabalo - in particolare la manifestazione Comunicare fa male a Fivizzano - e dalla Bottega di Musica e Comunicazione di Giovanni Lindo Ferretti a Bologna. Per interrogare, dentro al sapere e alle inquietudini della società occidentale, il legame di gioia e paura che tesse le fila di quell'arma esuberante tossica e sfuggente che è la coscienza umana.