In coedizione con frommann-holzboog http://www.frommann-holzboog.de Questo scritto di Meier, oggi uno dei testi filosofici più rari dell'ambiente wolffiano, ha rappresentato e rappresenta ancora una provocazione. Tanto per l'illuminismo tedesco del XVIII secolo, quanto per le ricerche attuali sul pregiudizio, le sue tesi principali hanno una portata rivoluzionaria: è nei pregiudizi che va ricercata l'origine della gran parte delle opinioni e della convinzioni degli uomini; il pregiudizio non va ritenuto sempre e necessariamente un giudizio erroneo e spesso si cela persino tra le risposte certe della scienza. Da luterano credente, Meier non risparmia il cristianesimo: analogamente all’ateismo, la maggioranza dei suoi sostenitori vi aderisce in base a pregiudizi. L'interesse per questo agile scritto, libero dalle consuete costrizioni del linguaggio scientifico, non è quindi meramente antiquario: esso si propone anzi come una lettura obbligata per ogni spirito critico.