E' possibile ritrovare un significato filosofico nel lavoro editoriale? C'è una metafisica sottesa nella costruzione di un libro? Partendo da queste domande, il testo tenta di chiarire, nei suoi aspetti tecnici, la valenza teoretica della pratica del redattore: dall'ideazione del libro, nelle sue partizioni interne, alla correzione delle bozze, con i paradossi (logici) che si incontrano nell'uso della punteggiatura, alla dialettica delle note al testo, fino alla scoperta di una "virtù etica" degli indici e del significato escatologico della quarta di copertina. Non senza soffermarsi sui risvolti ironici, e talvolta patologici, del rapporto tra redattore e autore. Un libro che è, insieme, un piccolo manuale di editoria e una riflessione su un mondo per lo più sconosciuto, sul quale tuttavia già avevano richiamato l'attenzione pensatori come Erasmo, Kierkegaard, Schopenhauer, Adorno.