Consolidare il possesso di un'area confinaria poteva anche significare, da parte di una polis coloniale, provvedere a porre fine ad un recente episodio di colonizzazione poleica da parte di altri Greci, condotto magari immediatamente oltre un fiume liminare. Questo sembra il caso (analizzato nella prima parte del libro) della presto abortita (ri)fondazione locrese del preesistente centro di Metauros a N dell'omonimo fiume lungo il Tirreno, osteggiata (probabilmente con successo) dai confinanti Greci di Rhegion. Per quanto invece riguarda la zona frontaliera ionica tra Reggino e Locride, nuovi specifici approfondimenti gettano ulteriore luce su singoli insediamenti che, in maniera abbastanza puntuale, attestano la 'militarizzazione' in età arcaico-classica della fascia liminare da parte greca, lo strutturarsi in epoca alto-ellenistica di un vero e proprio oppidum italico e l'articolarsi in età romana di un sistema di approdi e centri di lavorazione, immagazzinamento e smercio dei prodotti locali finalizzato all'eportazione - fortemente poi ridimensionato dall'avvento e dal consolidamento del dominio bizantino -.