Il volume affronta il tema delle possibili connessioni tra Epistemologia della complessità (con riferimento al pensiero di Edgar Morin) e la riflessione e l’impegno pedagogico (con riferimento all’approccio del Problematicismo Pedagogico). Quali sono le prospettive pedagogiche in grado di affrontare la crescente complessità del reale spesso venata di disorientamento e senso di sradicamento identitario? Ad una risposta efficace a tale domanda, e alle nuove emergenze educative che il sistema di riferimento socio-culturale pone, possono contribuire l’elaborazione di Morin, volta a definire un nuovo concetto di razionalità ecologica, correlata all’approccio pedagogico problematicista, teso a costituire un processo di formazione (esistenziale e comunitario) capace di valorizzare concetti come differenza, impegno, progettualità e utopia. Le trasformazioni epocali che connotano il nostro tempo richiedono una riforma del pensiero in grado di interrogare insieme il locale e il globale, di comprendere il paradosso e di porre al centro la dimensione della relazione tra le diverse culture, tra le appartenenze identitarie, tra i soggetti, tra i sistemi. E' un processo complesso, appunto, e fragile, come fragili sono le utopie: necessitano di fiducia, di cura e di passione razionale. Ma la sfida è affascinante e, per chi si occupa di formazione, prospettare utopie è pratica quotidiana perché, come insegna Giovanni M. Bertin, l'utopia di oggi è il possibile di domani...