In che misura l'uomo può diventare tema e problema di una conoscenza di sé? La risposta che il fenomenologo, allievo di Husserl, e pedagogo Eugen Fink tenta di dare in queste lezioni, tenute nel semestre estivo 1955 presso l'Università di Freiburg, concepisce lo studio dell'uomo a partire da un'autoreferenzialità molto particolare. Fink fa capire fin dall’inizio che il fatto di essere già ogni volta coloro che diventano oggetto di interesse e di questa auto-interrogazione "allontana rigorosamente da sé la modalità oggettivante in cui le scienze si avvicinano ai loro oggetti, siano esse scienze della natura o dello spirito" – come sottolinea C. Nielsen. Il tema di queste lezioni è, nel senso più ampio, la filosofia antropologica ovvero affronta la questione relativa all'essenza dell'uomo, indicando la necessità di determinare un nuovo senso di esistenza umana e di coesistenza a partire dalla testimonianza diretta dell'esistenza stessa che si rapporta al mondo.