Se il corpo attraente è comunque una tomba per l'anima, il corpo esibito del disabile è indice ineludibile dell'impossibile controllo. Si pone su questo argine l'avvio della ricerca che riunisce studi di diversi autori, miranti, pur nella loro radicale diversità, a trovare le parole giuste per ridare dignità alla persona disabile. La sfida è proprio di partire dalla camera più segreta dove negli odori delle secrezioni del proprio corpo possiamo ritrovare l'autonomia delle persone disabili ascoltando il proprio desiderio di vita. Parlare di sessualità della disabilità permette di riportare laddove siamo partiti tutti, nel piacere e nel desiderio di incontrare l'Altro.