Il libro, corredato da interviste a Franca Valeri e a Paolo Poli, ripercorre la storia del teatro comico-satirico dal dopoguerra all'anno che precede il Sessantotto (fino al Convegno per un Nuovo Teatro di Ivrea), definendo parametri di riflessione ed intrecciando l'indagine drammaturgica a quella spettacolare. Si affronta il tema attualissimo della "satira molesta" con l'analisi di testi per la maggior parte inediti di autori-attori che hanno rivoluzionato la "rivista" italiana, innervandola di contenuti sociali e politici veicolati attraverso un rinnovamento anche stilistico della scrittura scenica. Protagonisti di questo percorso spettacolare i "Gobbi" Franca Valeri, Alberto Bonucci, Vittorio Caprioli, con le tre edizioni di Carnet de notes (che contengono in nuce il personaggio noto al pubblico televisivo della Signorina Snob), e i "Dritti" Dario Fo, Franco Parenti, Giustino Durano, con le riviste "di cervello" Il dito nell'occhio e Sani da legare. Ma anche la censuratissima Rita da Cascia di Paolo Poli, il Cabaret 60 di Giancarlo Cobelli, le canzoni scomode di Gaber e Jannacci. Il volume ha il merito di riportare all’attenzione del pubblico e della critica i testi radiofonici di Fo e Parenti degli anni Cinquanta, come Chicchirichì e Non si vive di solo pane, con il personaggio dell'Impiegato Gorgogliati di Fo, in tutto e per tutto antenato del Ragionier Ugo Fantocci (poi Fantozzi) di Paolo Villaggio.