Il pensiero filosofico contemporaneo deve concentrarsi sul collegamento di libertà e scepsi, e deve riuscire a comprendere la disamina scettica del pensiero come "lato libero" della filosofia stessa. La giustificazione di una simile filosofia moderna della libertà implica – secondo il pensiero chiave di Hegel – la integrazione e la inclusione in essa della scepsi autentica, del metodo scettico. L'autore di questo libro, tra i massimi esperti della filosofia e della cultura jenesi fra Settecento ed Ottocento, ha presentato una serie di idee nuove per il chiarimento di questa problematica, inserendole in un dibattito con alcuni dei più famosi studiosi di Hegel, tra i quali D. Henrich, K. Düsing e R.-P. Horstmann. Lo studio di Hegel e di Schelling, e di Hölderlin prima di loro, è un importante capitolo di una moderna rinascita dello scetticismo antico, della scepsi, che giunge sino ai giorni nostri. Questo periodo è importante altresì per il primo sorgere di forme di relativismo. Viene chiarita l’influenza della "scuola scozzese" e di Hume nel dibattito tedesco dell'epoca, influenza che delineò, in Germania, una specie di "filosofia analitica" ante litteram, attentissima ai problemi della fondazione della conoscenza.