La guerra, "fatta" o rappresentata, raccontata o giocata, mitizzata o parodiata, viene esaminata in questo volume attraverso l'analisi comparata delle fonti dell'Abruzzo e delle Marche, con particolare attenzione al periodo compreso fra il X e il XVII secolo d.C. Se da un lato i manufatti sono stati esaminati dalla prospettiva sia del consumo che della produzione, dall'altro, l'analisi della fonte iconografica e in parte di quella scritta ha contribuito a contestualizzare i dati raccolti e a meglio definire gli areali di diffusione delle varie tipologie di armi e di fornimenti da cavallo nell'ambito di un territorio ben definito e ancora scarsamente esplorato, confermando l'affascinante complessità della guerra come fenomeno che ha permeato di sé tutto il mondo medievale.