A partire da Umano, troppo umano, nella filosofia di Nietzsche, accanto al genio e al santo, si "congela l'eroe" esaltato nella metafisica dell'arte della Nascita della tragedia. Questo contrasta certamente con la figura consolidata del mito eroico di Nietzsche che ha comunque caratterizzato, in più modi e direzioni, la fortuna e talvolta perfino il culto del filosofo.
Il tema dell'eroismo appare un termine di confronto continuo e centrale che permette al filosofo di differenziare la propria posizione dalle molte "morali eroiche" dell'epoca (da Carlyle a Gobineau, da Wagner a Baudelaire).
La prima parte di questo lavoro percorre il tema dell'eroismo in Nietzsche cogliendone – fino alla radicale critica – i significativi mutamenti: la filosofia dello spirito libero dissolve, con le certezze metafisiche, ogni propensione verso una morale eroica che può arrivare all'estremo ascetico sacrificio di sé. La seconda parte è dedicata alla complessa figura di Socrate, "eroe" della decadenza, la cui scelta di morte rivela il vero senso della sua filosofia. La terza parte analizza la lotta di Nietzsche contro le "ombre di Dio" che offuscano l'orizzonte, le diverse figure ed atteggiamenti che il grande avvenimento della morte di Dio produce. L'"uomo superiore" della quarta parte di Zarathustra ha in sé i caratteri dell'eroismo: dalla lotta contro il movimento di Verkleinerung che porta al dominio dell'"ultimo uomo", alla necessità del proprio tramonto per il sorgere di una forma di esistenza legata a nuovi valori.