con testo a fronte
In questo breve e nitido saggio scritto all'alba della Grande guerra, il grande sociologo Emile Durkheim (1858-1917) si cimenta con un antico problema filosofico: la definizione della natura umana. Natura che gli appare caratterizzata da una profonda ed enigmatica scissione. L'esperienza quotidiana e il pensiero religioso lo attestano: l'uomo è un essere doppio e diviso, mosso da esigenze contraddittorie, egoista e interessato da un lato, altruista e rivolto all'universale dall'altro. Questa scissione, però, i filosofi non sono riusciti a comprenderla: per scioglierne l'enigma bisogna dunque tornare all'esperienza originaria della dualità, e ripensarla.
Giovanni Paoletti (1970) è ricercatore di Storia della filosofia presso l'Università di Pisa. Oltre che di Durkheim e del rapporto tra sociologia e filosofia, si occupa della storia della filosofia politica nel periodo successivo alla Rivoluzione francese (Benjamin Constant).