Questo volume raccoglie gli scritti di un gruppo di studiosi che si sono confrontati con il pensiero greco a partire dall'orizzonte delineato dalla teoria dell'interpretazione. Gli autori provengono sia dall'ambito della storia della filosofia – ormai sempre più attenta agli studi di filosofia teoretica – sia dalla scuola ermeneutica, cui aderiscono a vario titolo.
Il loro comune indirizzo è però quello di accostarsi ad alcuni temi della grecità con una personale ipotesi interpretativa, suggerita dai grandi autori dell'ermeneutica, ma sviluppata poi in modo autonomo, cercando di percorrere strade originali e diversamente tracciate. Non si tratta dunque di studi prettamente storico-filologici; si tratta, in tutti i casi, anche in quelli rappresentati dagli antichisti, del tentativo di elaborare proposte teoretiche su alcune questioni che da sempre rappresentano il fulcro dell'indagine novecentesca.
Carlo Sini si accosta agli scritti di Giorgio Colli, delineando un'originale interpretazione del senso dell'epopteia misterica; Paul Christopher Smith mette a confronto Nietzsche e Gadamer rileggendo secondo i loro paradigmi filosofici alcuni grandi temi dell'Iliade; Rossella Fabbrichesi, sempre in correlazione con temi iliadici, interpreta Nietzsche mettendo a fuoco la nozione di forza e di virtù agonale; Marcelo Perine individua i tratti di una precisa ermeneutica della storia nel Politico di Platone; Francisco Gonzalez si avvicina a Gadamer e Ricoeur illuminandone le filosofie con costanti rinvii alla dialettica platonica, rivisitata in chiave ermeneutica; Franco Trabattoni si confronta con Heidegger e la sua interpretazione della dottrina delle idee e della verità; Viviana Verdesca, infine, introduce il lettore alla filosofia epicurea assumendo come guida Michel Serres e Gilles Deleuze.