La prima metà del Trecento fu caratterizzata a Pisa dall’affermazione signorile di diversi esponenti della famiglia dei conti di Donoratico. L’oggetto di questo studio, tuttavia, non è la signoria dei Donoratico, ma sono piuttosto le intense trasformazioni alle quali andò incontro lo spazio politico cittadino, inteso come il prodotto delle interazioni tra individui, gruppi sociali, istituzioni formali e informali, linguaggi e discorsi. I protagonisti di questa storia, cioè, sono molteplici: i signori certo, ma anche le principali famiglie mercantili del Popolo, le casate eminenti della nobiltà locale, le partes, il papato, le istituzioni politiche, i Comuni vicini. Al centro dell’attenzione sono poste le relazioni tra tutti questi soggetti, nella convinzione che tali relazioni ne condizionassero fortemente l’azione, l’identità e l’autorappresentazione. L’ascesa politica dei Donoratico non fece che rendere ancora più complessa la gamma di interrelazioni già esistenti. Essa non rappresentò quindi il superamento, in senso statuale, dell’instabilità politica duecentesca, ma fu piuttosto un ulteriore prodotto dello sperimentalismo tipico del mondo comunale.
Giovanni Ciccaglioni, dottore di ricerca in Storia, attualmente collabora con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane. Presso l’Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore si è occupato di storia delle istituzioni, della società e del patrimonio culturale delle città toscane, con particolare attenzione alle esperienze signorili e alla formazione degli stati territoriali tra Tre e Quattrocento. È autore di vari saggi in riviste e volumi collettivi.